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Appunti IRC

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Tutti gli Appunti portano a Roma.

2024-12-31 13:44

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Tutti gli Appunti portano a Roma.

Siamo tornati da Assisi profondamente cambiati e rinvigoriti. Il momento di formazione del mattino si è trasformato in occasione per fare il punto della situazione, in una riunione densa di significato e condivisione, corroborata dalla preghiera nell'apertura del cuore. L'opportunità dell'incontro ha permesso a molti di esprimere il personale p.d.v. sull'esperienza maturata in Appunti e sulla via da continuare a percorrere insieme. Non emerge, al momento, una struttura e una collocazione certa del nostro gruppo, ma si auspica la presenza attiva dei suoi membri, non dimenticando il suo "tesoro prezioso": la parte che conserva e custodisce e quella che spalanca le porte.
Si è scoperto, nello spazio interlocutorio, il bisogno di approfondire un percorso che sta interessando sia la dimensione professionale che quella identitaria del nostro essere IDR, del nostro esserlo INSIEME e al servizio degli altri. Si scorge, nella cooperazione, un orizzonte ancora incerto e indefinito, tuttavia, già in germe, presente nella voglia di esserci e nel coraggio di chiedersi vicendevolmente impegno, coraggio e fedeltà. Caratteristica di Appunti è la gratuità e l'aiuto reciproco: imparare dagli altri e restituire ciò che si è appreso. Tuttavia, non si è solo un gruppo di docenti che si supportano in vista del concorso o che si scambiano materiale didattico. Certamente bisogna considerare, senza cadere nel disfattismo, che ci saranno sempre persone pronte a soddisfare i propri bisogni gratuitamente senza dare del loro, specialmente nei momenti difficili. Ciascuno, nel suo piccolo, è chiamato a diventare "terreno fertile" e a dare quel che può, nella sincerità con sé stessi e con gli altri.
Se ad oggi si è orientati alla preparazione dei concorsi e, nel prossimo domani, al servizio di assistenza reciproca del superamento dell'anno di prova, non si conosce cosa riservi il futuro.
Custodiamoci nell'unità, diventando terreno fertile, ricco di "humus", cioè quell'umiltà capace di far fruttificare i temi che si annunceranno lungo la via. Per questo si pensa necessario prevedere un secondo incontro (Roma, primi di Luglio e/o novembre in occasione del Giubileo degli insegnanti), dove formarci e poter stare nuovamente insieme, sperando, stavolta, di essere più numerosi.
È stato bello stare insieme, condividere momenti di riflessione, momenti goliardici e momenti di forte spiritualità che hanno interpellato ciascuno nel profondo e che verranno custoditi indelebilmente nel cuore.
Fra Giovanni (la nostra guida al Sacro Convento), mostrandoci i simboli che hanno strutturato la vita di Francesco (le stigmate come conferma di una vita spesa come passione e incarnazione del Vangelo), ha invitato ciascuno di noi a riflettere sui "simboli" che supportano la speranza del nostro andare.
Cosa vogliamo fare della nostra vita?
Francesco ha affidato il suo cammino a Dio che ne ha fatto un capolavoro. Consegniamo nelle Sue mani le nostre vite e questo gruppo. Pian piano ci mostrerà la VIA.
Intanto, come ci ha detto qualcuno:
- Non so chi né cosa siamo, ma di certo UNA COSA BELLA!-



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